I principali interventi previsti dal decreto Liquidità (D.L. n. 23 del 2020) pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Misure fiscali e contabili

Nel campo fiscale il decreto, in aggiunta alle misure già previste con il “Cura Italia”, dispone:

– la sospensione del pagamento IVA, ritenute e contributi per i soggetti con calo di fatturato di almeno il 33% dei ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% per chi ha redditi superiori a 50 milioni;

– la sospensione in ogni caso dei detti versamenti per i soggetti che hanno iniziato ad operare dal 1° aprile 2019;

– la sospensione del versamento IVA per i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), se il calo del fatturato sia di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni.

I versamenti sospesi saranno effettuati a giugno, con la possibilità di rateizzazione in 5 rate.

La sospensione delle ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo prevista dal decreto “Cura Italia” viene estesa anche alle scadenze di aprile e maggio.

– l’estensione al 16 aprile del termine per i versamenti in scadenza il 20 marzo scorso e la scadenza per l’invio della Certificazione Unica è stata prorogata dal 31 marzo al 30 aprile;

Sostegno alla liquidità

Gli istituti di credito, grazie alla garanzia resa dello Stato varata con il decreto Liquidità, potranno finanziare fino a 25 mila euro le imprese e i professionisti, senza effettuare l’istruttoria bancaria. Vengono così standardizzate e semplificate le procedure per accedere al Fondo centrale di garanzia messo a disposizione per le piccole e medie imprese al fine di ridurre al massimo i tempi di attesa per l’erogazione della liquidità utile alle imprese italiane per ripartire a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, che ha paralizzato il mercato nazionale e internazionale. Queste misure straordinarie si applicheranno fino al 31 dicembre 2020.

Per cui, utilizzando il Fondo di garanzia per le PMI, e mediante procedure standardizzate, l’Unione europea e lo Stato italiano affiancano le imprese che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente necessarie a ottenere un finanziamento. Al contempo l’abolizione della fase istruttoria, per le imprese medio piccole, consentirà di ridurre notevolmente i tempi intercorrenti tra la richiesta e l’effettiva erogazione delle somme.

Le imprese che chiederanno importi fino a 25 mila euro non dovranno rispondere ai requisiti che fino ad ora erano richiesti durante la fase istruttoria per avere accesso al credito, con una garanzia gratuita, data dallo Stato.

L’ulteriore scaglione di accesso al credito per soggetti che richiedono oltre 25 mila euro e fino a 800 mila euro la garanzia pubblica prevista è sempre del 100 %, ma sarà necessario attendere la valutazione del merito del credito.

L’accesso al credito è previsto anche per somme più alte fino a 5 milioni ma in queste evenienze la procedura è più articolata, sebbene permane la garanzia dello Stato per il 90 %. In particolare, il decreto Liquidità prevede che “l’importo massimo garantito per singola impresa è elevato, nel rispetto della disciplina dell’Unione europea, a 5 milioni di euro. Sono ammesse alla garanzia le imprese con numero di dipendenti non superiore a 499”.

Riepilogando il decreto liquidità per le imprese stabilisce quindi diversi parametri per PMI, individuando tre categorie:

– soggetti che richiedono fino a 25 mila euro, la garanzia prevista è del 100 %, senza la necessità di fare valutazione del merito del credito;

– soggetti che chiedono oltre 25 mila euro e fino a 800 mila euro la garanzia prevista è del 100 %, ma sarà necessario attendere la valutazione del merito del credito;

– soggetti che chiedono oltre 800 mila euro e fino a 5 milioni la garanzia prevista è del 90 %.

Liquidità richiestaGaranziaValutazione del credito
daA%
€ 25.000100Nessuna valutazione merito
€ 25.000€ 800.000100Preliminare valutazione merito
€ 800.000€ 5.000.00090Preliminare valutazione merito

Oltre alle piccole e medie imprese la concessione del fondo è prevista anche a favore dei professionisti la cui attività è drasticamente ridotta a causa dell’emergenza sanitaria.


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